dal 22 al 26 Luglio
San Giacomo Apostolo patrono di Capizzi.
dal 22 al 26 Luglio
San Giacomo Apostolo patrono di Capizzi.
I Miracoli di San Giacomo
San Giacomo Apostolo è il patrono di Capizzi, piccolo borgo dei Nebrodi. La sua festa, tra le più antiche della Sicilia, si celebra nel mese di luglio con solenni processioni, riti religiosi e tradizioni popolari che uniscono fede e cultura..
Il giorno 26 è il giorno più atteso del ciclo festivo e il più ricco di azioni devote e di storia.
Alla conclusione della Santa Messa delle ore 11 hanno inizio i preparativi per la processione, con la sistemazione presso il Santuario de fercolo di San Giacomo, conservato per tutto l’anno nell’oratorio della Confraternita della Buona Morte.
Verso le ore 16, il Santo è trasferito dall’altare principale sulla vara; vengono sistemati tutti gli oggetti preziosi assieme ad un cuore di stoffa su cui viene appeso l’oro che alcuni fedeli donano come voto; si fissano i due angeli, uno alla destra del Santo e tiene il bordone, l’altro alla sinistra con in mano la palma e la corona del martirio.
Sopra la vara svettano altri 5 angeli. Infine si dispone l’urna ai piedi del Santo contenente le Reliquie.



Le Origini e i Significati del Rito dei Miracoli di San Giacomo
Non si conosce con precisione, quando abbia avuto inizio questo rito, ma si sa con certezza che tale azione risale alla notte dei tempi.
I Capitini affermano che da sempre San Giacomo compie dei “miracoli” presso questa comunità; ciò non ha fatto altro che attribuire al rito l’idea di un intervento soprannaturale.
Si racconta che negli anni antecedenti l’avvento del Cristianesimo, la casa in questione fosse un tempietto dedicato a un dio pagano.
Pertanto quando la città si convertì al Cristianesimo e scelse come protettore San Giacomo durante la festa si pensò di distruggere quel tempio pagano, abbattendolo con il fercolo del Santo.
Questo fatto dovette compiacere tanto il popolo capitino, da fargli venire l’idea di ripeterlo ogni anno fino alla fine dei secoli.
La confraternita di San Giacomo Apostolo di Capizzi, già esistita in passato, è stata nuovamente istituita il 15 Aprile 2007 in occasione della festa della Domenica Novella o in Albis.
Il suo statuto è stato approvato da sua Eccellenza Ignazio Zambito, vescovo di Patti, e dall’arciprete don Luigi Cardella, il 15 Febbraio 2007.
Nel corso delle processioni si trova collocata in penultima posizione, o meglio ancora davanti la confraternita del Santissimo Sacramento.
La chiesa di San Giacomo proclamata “Santuario Diocesano” dal vescovo di Patti in data 27 Settembre 1999, in occasione dell’anno Santo Jacobeo, fu edificata dai Normanni ed attestata già a partire dal 1227, con bolla di Papa Gregorio IX del 21 Agosto, che la considerava parte integrante dei possedimenti della Chiesa di Betlemme.
Ebbe un notevole incremento nel 1282 con l’arrivo degli aragonesi, i quali ampliarono e disboscarono buona parte del territorio circostante il preesistente cenobio e la chiesa domenicana.
L’edificio dapprima ad una navata, venne ingrandito e portato nel ‘500 a tre navate.
Posto ad occidente del territorio capitino, si trovava sulla via di comunicazione della trazzera regia Paternò – S. Stefano di Camastra che collegava i centri di Catania con le coste del Tirreno.
La chiesa viene citata nelle Rationes decimarum del 1308-1310, tra le chiese che pagavano le decime alla città di Roma.